Protocollo anti-COVID e privacy

Come sappiamo, le aziende e le attività, per la ripresa della loro operatività, debbono adottare uno specifico protocollo di contrasto e contenimento alla diffusione del Coronavirus.

Occorre tener presente che alcuni degli adempimenti del protocollo generano nuovi trattamenti di dati personali, come per esempio le annotazioni relative al superamento della temperatura di 37.5 ° C.

Questi nuovi trattamenti sono informazioni relative a condizioni di salute o patologie di soggetti; pertanto si tratta di dati personali particolari.

Tra gli obblighi a carico del titolare del trattamento (l’azienda) ricade anche quello di rendere una corretta e trasparente informativa ai soggetti, dipendenti – collaboratori ed esterni – che richiedono l’accesso ai locali aziendali; questa deve essere collocata prima degli ingressi aziendali, nei quali si controllano gli accessi.

In alcune aziende è stato scelto di non acquisire direttamente la temperatura corporea, prediligendo una autodichiarazione dei soggetti; questo “escamotage”, pur lecito, genera i seguenti effetti:

  • si produce una montagna di carta;
  • non garantisce che i soggetti siano senza febbre o sintomi;
  • genera un trattamento di dati personali eccedente quello minimo necessario, in quanto, nella procedura di misurazione della temperatura corporea, i dati si acquisiscono solo qualora essa superi la soglia di 37.5° C.

Ricordo anche come sia importante formare le persone addette al ricevimento ed al controllo della temperatura, ed incaricarle con apposita lettera di incarico, anche aggiuntiva rispetto a quella già in essere. In relazione ai nuovi trattamenti, sarà necessario aggiornare il registro dei trattamenti.

Si presti la massima attenzione al fatto che tutte le informazioni personali particolari determinano un elevato livello di rischio nei confronti delgli interessati; si pensi non solo alla condizione positività al tampone COVID-19, ma anche alla sola indicazione di superamento della soglia di temperatura.

Occorre pertanto garantire la massima riservatezza alle persone, onde poter tutelare al meglio anche la loro privacy; ecco quindi la estrema rilevanza della consapevolezza dei soggetti incaricati al ricevimento ed alla accettazione.