Se necessitate di un consulente esperto e certificato, per un supporto agli adeguamenti al Regolamento UE 679/2016 (GDPR) ed in generale uno studio di consulenza sulla normativa privacy, in tutta la regione Piemonte, siete nel posto giusto!

Il componente del nostro team, Dr. Mazzucchelli, oltre a risiedere a Torino, opera giornalmente in tutte le Province del Piemonte, e svolge alcuni ruoli come DPO in selezionate aziende piemontesi; per un contatto rapido, troverete i suoi riferimenti alla nostra apposita pagina dove siamo.

  • protegge i dati delle persone fisiche;
  • determina regole uniformi in tutte le nazioni EU;
  • si applica anche ad aziende extra-UE se trattano dati personali UE;
  • aumenta la fiducia dei cittadini nelle aziende e nei loro servizi;
  • definisce le basi per una efficace protezione dei dati personali;
  • semplifica il trasferimento dei dati intra-nazioni e tra aziende;
  • introduce sanzioni elevatissime per la violazione dei dati;
  • aumenta il valore della nostra economia basata su servizi IT.

Di seguito, riteniamo utile fornire alcune indicazioni sul Regolamento RGPD, in vigore ormai da oltre 5 anni.

Il regolamento Europeo 2016/679 concernente la tutela delle persone fisiche, con particolare riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati, è entrato in vigore il 24 maggio 2016 ed è divenuto applicabile – in tutti gli Stati membri – a partire dal 25 maggio 2018; sono trascorsi oltre 5 anni!

Il regolamento ha portato significative innovazioni non solo per i cittadini, ma anche per le aziende, gli enti pubblici, le associazioni, i liberi professionisti; imprese ed enti hanno adesso più responsabilità, ma possono anche beneficiare di diverse semplificazioni; in caso di inosservanza delle regole sono – purtroppo – previste sanzioni elevate.

Cosa dobbiamo fare per essere in regola con le normative privacy e dataprotection?
Le organizzazioni, in vigenza del precedente Codice Privacy, si erano “conformate” producendo “una tantum” faldoni di documentazione, informative, il D.P.S. e mettendo in pratica – alla meglio – le misure minime del famoso allegato B

A seguito della introduzione del Regolamento Europeo 679/2016, il Titolare ha l’obbligo di “accountability”, dal quale discendono tutta una serie di misure organizzative, logiche e tecnologiche, molte delle quali hanno effetti rilevanti sui processi aziendali; inoltre le misure debbono essere costantemente rivalutate.
Riteniamo che – oggi – raggiungere la compliance sia possibile solo mettendo in atto un sistema di gestione della privacy, simile al più noto SGQ Sistema Gestione Qualita, che noi chiamiamo DataProtection Model.

Possiamo fare da soli oppure abbiamo bisogno di un supporto?
Occorre valutare la struttura della organizzazione, principalmente in riferimento alla quantità e tipologia di dati trattati e alla complessità dei sistemi I.T.C. ; grandi quantità di dati, oppure alcune tipologie di dati (es. quelli sensibili o sanitari) hanno un rischio maggiore di causare effetti lesivi della dignità delle persone.
Complessi sistemi di trattamento, magari facenti capo a varie sedi, determinano un elevato rischio operativo, e quindi rilevante possibilità di data-breach; il nuovo regolamento affida al Titolare del trattamento la responsabilità di definire policy, strumenti e misure atte a minimizzare il rischio di “incidente privacy”.
Le grandi aziende che dispongono di una apposita “unità organizzativa privacy”, hanno già gra parte delle risorse necessarie a tracciare i percorsi per raggiungere la compliance; ritengo comunque che alcuni processi (e penso, come esempio, alle attività di Risk Management – ISO31000, alla implementazione del sistema di gestione della sicurezza delle informazioni – ISO27001, alla creazione delle procedure di Incident Response e/o Data Breach, del DataProtection Model dovranno essere coadiuvati da supporto specialistico di un team multidisclipinare.

Cogliamo l’occasione per rafforzare le aziende italiane.
Il 2023 è stato il peggior anno per la sicurezza informatica delle nostre aziende, ed ogni anno precedente si è rilevata la stessa condizione; l’Italia si trova nella TOP TEN dei paesi più colpiti al mondo; l’Italia è oggetto di quasi il 10% degli attacchi condotti a livello mondiale dalle cyber-gang, e le recenti guerre non hanno certo migliorato lo scenario; inoltre, quasi ogni giorno almeno una azienda o organizzazione italiana cade vittima di una violazione dei dati, quasi sempre accompagnata da esfiltrazione con contestuale ricatto (ransom).

Chi è un consulente specializzato GDPR?
Non sono sufficienti perfetta conoscenza delle norme e bollini; il consulente alla protezione dei dati personali è un professionista che deve avere competenze, esperienza, formazione specifiche e multidisciplinari. Rivolgetevi ad un team di consulenti certificati – con le migliori certificazioni di settore – in materie legislative, gestionali ed informatiche.

Riservatezza e consulenza globale.
In molte organizzazioni, la riservatezza è un requisito fondamentale del rapporto con un consulente; il nostro studio si occupa di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza delle informazioni e non vi affidiamo ad uno stagista diciottenne. Richiedete un primo incontro, informale e non vincolante, per valutare la vostra situazione attuale e definire un eventuale percorso di adeguamento, e/o tutte le nostre attività.

Contattaci per i nostri servizi di consulenza professionale sulla normativa privacy; operiamo in tutta la Regione Piemonte e nelle Province e Città di Alba, Alessandria, Asti, Biella, Bra, Carmagnola, Casale Monferrato, Chieri, Chivasso, Collegno, Cuneo, Fossano, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Novara, Novi Ligure, Pinerolo, Rivoli, Settimo Torinese, Torino, Tortona, Venaria Reale, Verbania, Vercelli.